Crystal Pistol Official Website
Crystal Pistol Everybody Hates You When You Love Rock'n'Roll Cover
Artist: Crystal Pistol
Location: Vancouver, Canada
Line-up:

Mik Ireland (vocals), Pinto Cholo (guitars), Brian Bresett (guitar, backing vocals), Greg Laikin (bass, backing vocals), Dave Troutman (drums)

Album: Everybody hates you when you love rock'n'roll
Label & Pubblication Year: Self-produced MCD, 2003
Tracklist: Rockstar / Teenage Parasite / All the freaks / Live fast die young / Line it up / No fun city
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Non ascoltavo simile goduria sonora dal tempo dei grandi e oramai discolti Buckcherry di “Timebomb” oppure dal debutto dei Beautiful Creatures di Dj Asbha, ora impegnato nella sua carriera solista. Arrivano da Vancouver (Canada), hanno un look maledetto e attraente, portano magliette con la scritta “I fucked Robin Black” e mostrano un “tiro” degenere e distruttivo, malato ed incredibilmente esaltante. Ecco a voi i dirompenti Crystal Pistol, nati nel Febbraio ‘02 e composti da: Mik Ireland (vocals), Pinto Cholo (guitars), Brian Bresett (guitar, backing vocals), Greg Laikin (bass, backing vocals), Dave Troutman (drums), tutti musicisti già impegnati in precedenti progetti musicali. Presto i Crystal Pistol sconvolgeranno le vostre menti e vi ridurranno in schiavitù, sarete prigionieri di un assalto sonoro senza mezzi termini, una colata lavica ed infernale di moderno sleazy street rock’n’roll! Mik esordisce facendo il verso a Stevie Rachelle ed urla “Everybody hates you when you love rock’n’roll”. E’ il preludio a “Rockstar”, un incredibile mix fra ritmiche ballabili, sonorità non lontane dai Buckcherry e vocals alla Bret Michaels! Non potete nemmeno immaginare quanto questa canzone riesca a trasmettermi dosi di strabordante energia tramite i suoi cori incrociati, le sue rudi melodie e l’ottimo lavoro effettuato dalle due asce infernali. Non mi sono ancora ripreso e vengo assalito da un killer riff sul quale si innestano cori, brevi ed incisivi, impossibili da non cantare. “Teenage Parasite” inizia proprio così per poi lasciare spazio a soluzioni più ispirate alla melodia. “All the freaks” parte via veloce come una scheggia, rabbia allo stato brado, fraseggi alla Beautiful Creatures e, giusto per non venire meno all’appuntamento con il diavolo, ecco spuntare il maledetto ritornello che recita: “All the freaks come down on a saturday night…on a saturday night!!!”. Batteria subito sugli scudi e caotiche chitarre aprono “Live fast die young”, un anthem da stadio graziato dai suoi onnipresenti cori e da quella melodia che ti si ficca nel cervello per non andarsene mai più! Quando Mik inizia a predicare “Live fast, die young & bury my friends one by one” non posso esimermi dall’alzare le braccia al cielo e mostrare a Gesù le mie dita medie. Questa è assolutamente la mia “summer song”, un piacevolissimo inquinamento acustico che permetterà al sottoscritto di farsi odiare dai perbenisti vicini di ombrellone! Arpeggi sinistri aprono un’altra dose letale a titolo “Line it up” (incentrata sul tema cocaina e groupies se ho ben capito!!!) e già immagino un’intera arena che saltella senza tregua sul ritmo del refrain guidato dalle chitarre! I riflettori calano con Mik pronto a narrarci il suo odio per la “No fun city” e ad illustrarci la propria psicopatica missione tramite l’oramai storica frase “I’m gonna set the nite on fire, i’m gonna set the world on fire”. I Crystal Pistol hanno aperto recentemente per Marylin Manson a Vacouver e nel passato recente per Faster Pussycat e Pretty Boy Floyd, hanno un’immagine inquietante e attraente, dimostrano un’ottima perizia tecnica ed un’attitudine scapestrata e folle. Una band senza mezze misure, da odiare o amare incondizionatamente, in poche parole: nuove, alienate e sconvolte Rockstars. Mi hanno appena lasciato ed è giunto il silenzio, ma ne ho bisogno, sono totalmente assuefatto, devo avere la mia dose quotidiana di questa nuova anfetamina chiamata CP: “Spread the Crystal Pistol or you die one by one!!!”.

Da notare inoltre la scintillante produzione realizzata da Jeff Dawson presso i Mushroom Studios e i Profile Studios di Vancouver. Un’autoproduzione che suona da majors!!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.

Vote: 8